08 December 2010

La diga di Ridracoli

Sull'appennino Romagnolo, nella provincia di Forlì-Cesena, comune di Bagno di Romagna è situato lo sbarramento artificiale del fiume Bidente e del Rio Celluzze, la diga di Ridracoli.
Situata ad una altezza di 557 metri sul livello del mare, è stata costruita fra gli anni 1974 ed il 1982 con la finalità di fornire di acqua un milione di persone della pianura e della riviera Romagnola.
L'idea di creare questo enorme bacino di acqua risale ai primi anni '60 grazie al consorzio delle acque, formato da una cinquantina di comuni della Romagna che erano interessati all'approvvigionamento idrico.
Il progetto della costruzione della diga di Ridracoli è stato pensato come ad un'opera che doveva essere in perfetto equilibrio fra l'ingegneria umana e l'ambiente con anche il proposito di rivitalizzare tutta la zona, dando una valenza ambientale e turistica ad un'area poco conosciuta in passato.
In realtà l'idea di utilizzare la zona come serbatoio di acqua potabile è addirittua da collocare al tempo dei romani, quando l'imperatore Traiano, nel II secolo d.C., fece costruire un acquedotto che riusciva a portare acqua fino a Ravenna.
Oggi l'invaso artificiale si allunga per oltre tre chilometri all'interno del Parco nazionale delle foreste Casentinesi, fra il monte Falterona e Campigna, ricco di flora, fauna (daini e caprioli) e percorsi naturali con alcune aree di sosta.

In the Romagnolo Apennines, in the area of Bagno di Romagna is located the dam of Ridracoli, that collect the rivers Rio Bidente and Rio Celluzze.
Situated at a height of 557 meters above sea level, was built between the years 1974 and 1982 with the purpose of providing water to a million people in the plain and the Romagna Riviera.
The idea of creating this huge pool of water dates back to the early '60s thanks to the consorzio delle acque, consisting of about fifty Romagna's municipalities
who were interested in common water supply.
The project of construction of the Ridracoli dam was designed as a work that had to be in perfect balance between human engineering and the environment with also a desire to revitalize the whole area, giving a value to an environment and tourism in a little known area in the past.
The idea of using the area as a drinking water reservoir dates back to Roman times, when the Emperor Trajan, in the second century AD, built an aqueduct that brought water to Ravenna.
Today, the artificial lake stretches over three kilometers in the Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, between Mount Falterona and Campigna, rich in flora, wildlife (deer and roe deer) and some nature trails with rest areas.

Music by MarioFiorinProject

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